Divieti di circolazione, cambia tutto: ecco le novità
Dal 1° luglio 2025 tutte le auto nuove vendute in Europa dovranno necessariamente e obbligatoriamente rispettare le nuove regole Euro 7 sulle emissioni di inquinanti, CO2 e particolato, anche a livello di freni e di gomme.
A stabilirlo è la Commissione europea che ha -finalmente- proposto i nuovi standard di emissioni che andranno a sostituire le attuali regole Euro 6 in vigore dal 2021. Una stretta ben evidente riguarda poi- quindi occhio- le auto diesel che con le norme Euro 7 dovranno sottostare agli stessi limiti di ossidi di azoto delle auto a benzina. Ma vediamo di saperne di più…
Ma cosa significa nella pratica l’arrivo dell’Euro 7? In poche parole si può dire che si abbasserà ulteriormente la quantità di inquinanti che le auto, ma per la verità anche i veicoli commerciali leggeri e pesanti, emettono in atmosfera, riducendo -soprattutto- ossidi d’azoto e particolato. Questo l’obiettivo precipuo dichiarato- senza tanti mezzi termini della Commissione: “Garantire la presenza su strada di veicoli più puliti, migliorare la qualità dell’aria e proteggere la salute dei cittadini e l’ambiente.”
Nuove regole Euro 7, le novità
Ricordiamo- per dovere assoluto di cronaca, oltre che della mera realtà dei fatti- che per il momento le regole Euro 7 sono solo una proposta della Commissione, che dovrà essere – pertanto- necessariamente essere sia approvata che convertita in norme obbligatorie dal Parlamento e dal Consiglio Europeo.
Dopo tanti rinvii e ripensamenti sembra -comunque sia- che i nuovi standard saranno effettivamente quelli proposti nell’Euro 7, salvo – ovviamente- cambiamenti dell’ultimo momento che- si sa- non mancano quasi mai!
“Finalmente la Commissione propone un periodo di tempo sufficiente per consentire all’industria dell’auto di fare i necessari aggiustamenti prima che i veicoli Euro 7 entrino nella fase produttiva. Nel frattempo è iniziato il lavoro che porterà ad avere tutte le norme di attuazione pronte al momento giusto.”, questa la notizia più aggiornata.
Ma- per la verità- la principale – e se vogliamo pure ghiotta- novità contenuta negli standard Euro 7 appena proposti sta proprio nel controllo e limitazione delle emissioni di freni e pneumatici, anche per le auto elettriche.
Un esempio concreto in tale direzione? Quello che entro il 2035 le particelle rilasciate in atmosfera e su strada dai freni delle auto dovranno scendere del 27%.
Anche la quantità di microplastiche disperse nell’ambiente dagli pneumatici sarà valutata e fortemente limitata. Ancora più drastico sarà poi il taglio alle emissioni di NOx delle auto, dal momento che- dati alla mano- gli ossidi di azoto c dovranno ridursi del 35% rispetto alle attuali auto Euro 6. Anche il particolato che esce dagli scarichi delle auto Euro 7 dovrà essere inferiore del 13% rispetto alle Euro 6.
A cambiare saranno anche i cicli di omologazione che diventeranno ancora più simili alle condizioni reali di utilizzo delle vetture, compreso l’utilizzo di “commuting” cittadino. Inedito è – invece- il controllo delle emissioni nel tempo, ottenuto attraverso appositi sensori di bordo che renderanno ben più agili e rapidi controlli e faranno in modo che anche le auto usate non superino determinati livelli di inquinanti.
Oltre ai già noti inquinanti regolati dall’Euro 6, rivisti – però- nei limiti massimi di emissioni, lo standard Euro 7 introduce pure nuovi tetti alle emissioni di ammoniaca, responsabile dello smog, e di formaldeide, un gas irritante e altamente cancerogeno.
Inoltre, per la prima volta in assoluto a livello globale, l’Euro 7 regolerà anche gli standard per il particolato ultrafine che dovrà essere necessariamente sotto i 10 nanometri, oltre alla durata della batteria.