Euro 7. definiti gli ultimi dettagli: questi veicoli al centro del mirino | D’ora in poi cambierà tutto quanto
Dibattito con al centro gli Euro 7: ecco i modelli al centro della polemica per il mancato rispetto dell’ambiente e per porre addirittura un freno alla tanto agognata transizione energetica e eco sostenibile.
Definiti dalla Commissione Europea i limiti delle emissioni inquinanti che deve avere un veicolo: diatriba infinita e spinosa sulla quale non è stato affatto facile trovare un punto di raccordo tra le parti. Da un lato la crisi energetica, dall’altro il mercato in difficoltà dell’automotive: dura arrivare a una quadra.
Pochi giorni fa Bruxelles ha però confermato una cosa importante e chiara: il 2035 sarà il termine oltre il quale non sarà più possibile effettuare la vendita di modelli a diesel e benzina. Un obiettivo a breve termine, però, va presto risolto, ovvero un trapelato allentamento delle misure di restrizione per le emissioni di CO2.
In realtà pare che questo ammorbidimento riguardi perlopiù i furgoni e le auto la cui direttiva Euro 7 entrerà in vigore nel 2025: per loro l’abbassamento dei limiti è stato portato al 13%. Invece per i mezzi pesanti, che dovranno adeguarsi entro il 2027, la percentuale del taglio effettuato sale al 27%.
Su auto e furgoni vengono poi misurate emissioni di sostanze come l’ammoniaca, ancora troppo elevata nell’aria, e per gli autocarri e i bus invece ci si concentra su formaldeide e protossido di azoto. Occhio, novità assoluta, anche alle particelle microfini (fino a 10 Nm) che vengono rilasciate da batterie e freni. Ma non finisce qui.
Euro 7: le nuove norme e le restrizioni
La mobilità è la causa, per il 39%, delle emissioni nocive emesse nelle città: questa la cruda realtà emessa dalla Commissione Europea che ha spinto per una vigorosa stretta e revisione nei confronti dei veicoli Euro 7. Ancora troppi inquinano come non dovrebbero e vanno inasprite le misure e i livelli di riferimento.
La polemica riguarda il settore elettrico: introducendo limitazioni in base all’emissione di nano particelle dovute alle batterie, si rischia di bloccare un settore che dovrebbe far da volano e traino nella transizione green. Questa la dura critica rivolta a Bruxelles da Acea, l’Associazione dei costruttori europei, che insiste sulla necessità di puntare sui veicoli 100% elettrici da subito.
Altro punto di polemica i veicoli pesanti, i più inquinanti dal punto di vista delle emissioni e dell’impatto ambientale: Zipse in particolare ha sottolineato come ci sarà la necessità di trasferire risorse ingegneristiche ed economiche da veicoli a batteria e a celle di combustibile a motori a combustione interna.