Marmitta, se ignori questo difetto la multa è assicurata: non ti fanno nessuno sconto
Attenzione alla vostra marmitta perché esiste una caratteristica che se scoperta vi costerà davvero caro: ecco cosa non deve avere questo pezzo per non rischiare di incorrere in sanzioni pesantissime senza alcuna possibilità di evitarle.
Esistono alcune componenti della nostra auto che vanno curate con estrema attenzione, effettuando tutte le manutenzioni del caso. Sono pezzi fondamentali per poter garantire al veicolo sicurezza, efficienza e affidabilità. Ma ci sono anche altre caratteristiche che la vettura deve avere.
Il Codice della Strada ricorda infatti che anche la silenziosità è un elemento fondamentale per la corretta convivenza stradale: gli organi preposti ai controlli in tal senso potrebbero anche impartire sanzioni molto pesanti qualora la nostra autovettura risultasse oltremodo rumorosa.
L’articolo 155 con i comma 1 e il successivo comma 2 parla infatti chiarissimo: in caso di rumori molesti derivanti dal motore o da una parte di esso, come la marmitta per esempio, si rischia grosso. Anche i dispositivi silenziatori devono essere montati e regolarmente revisionati.
La marmitta rumorosa può essere valutata in modo soggettivo da chi ci ferma per cui il rischio è davvero alto, perché l’agente del caso non necessiterà di particolari strumenti per multarci a causa del rumore. Attenzione, poi, se il rumore è causato non da una rottura ma da una volontaria manomissione della marmitta: qui i guai diventano seri e le contravvenzioni salatissime. Vediamo assieme cosa si rischia a girare con un mezzo rumoroso.
Marmitta rumorosa: cosa si rischia
La marmitta se bucata o malfunzionante può produrre rumori molesti e fastidiosi punibili a norma di legge, come recita l’articolo 155 del Codice della Strada. Occorre in tal caso montare un dispositivo silenziatore che inibisca il rumore e consenta al guidatore del caso di evitare una multa certa.
Le sanzioni previste in caso di marmitta bucata e rumorosa vanno dai 42 ai 173 euro, per causare disturbi molesti durante la circolazione, costituendo peraltro motivo di distrazione e inquinamento acustico e ambientale. Ma il problema grosso arriva se la marmitta originale è stata sostituita senza il consenso della Motorizzazione, come previsto dal comma 1 dell’articolo 78 del Codice della Strada.
Chi circola infatti con parte del telaio o tutto il telaio modificato senza aver superato il collaudo previsto dalla legge, le cifre partono da 430 e arrivano fino a 1.731 euro, e ciò ovviamente vale anche per le marmitte non omologate. A questa sanzione pecuniaria va ad aggiungersi il ritiro della carta di circolazione. Attenzione dunque a non toccare la marmitta, a non bucarla e a far sì che non emetta rumori o sono guai.