Bonus carburante, non cadere in questa truffa: ti promettono soldi ma ti prosciugano il conto
Ennesima truffa per gli automobilisti, in un periodo in cui ogni giorno ne esce una: attenzione ai bonus carburante perché dietro a una promessa allettante potrebbe nascondersi più di una insidia svuota conto.
Periodo nero per gli automobilisti che ogni settimana per non dire ogni giorno devono fare i conti con truffe sempre nuove e sempre diverse. L’idea di far soldi senza far fatica è all’ordine del giorno e furbetti e delinquenti si moltiplicano come funghi.
In questo periodo di crisi e debolezza finanziaria sta prendendo piede un utilizzo oltremodo dannoso dei social e delle app che rischia di svuotare letteralmente il conto a milioni di guidatori. Truffe vere e proprie, come confermato dalla Polizia Postale che si è dedicata al raggiro.
Un’autentica estorsione di denaro attuata via WhatsApp che purtroppo ha preso piede velocemente nel nostro Paese e si è diffusa in modo capillare. Molti gli italiani disperati che in cerca di un risparmio sul carburante sono incappati nelle mire truffaldine di gente senza scrupoli.
Un messaggio inviato all’apparenza banale attira il desiderio di risparmio dei consumatori che, dando accesso ai dati sensibili, scatenano un vero e proprio putiferio nei loro confronti. Un sistema ben escogitato in grado di mettere in ginocchio famiglie intere: vediamo di che si tratta nel dettaglio.
Truffa buoni carburante: ecco di che si tratta
Parte tutto da un messaggio sulla app di messaggistica più usata al mondo attraverso il quale i criminali promettono di risparmiare attraverso un buono per l’acquisto di carburante del valore unitario di 100 euro. Vengono anche allegate delle precise istruzioni da seguire per il conseguimento dello sconto.
La prima cosa che viene chiesta è di cliccare sul link fornito via WhatsApp o via mail, quindi compilare una scheda con i propri dati personali e, soprattutto, gli estremi della propria carta di credito. Se ciò accade, il truffatore avrà libero accesso del documento e disporrà a suo piacimento del denaro dell’ignaro guidatore che si accorgerà troppo tardi del danno subito.
Conti svuotati, dunque, per un messaggio sibillino: successe anche per una truffa in cui i delinquenti spacciandosi per Ministero della Salute chiedevano dati personali e di conto per riscaricare il Green Pass. Insomma, attenzione doppia ai messaggi e alle mail in cui vi viene chiesto di cliccare su link strani: nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di truffe belle e buone in gradi di svuotarvi il conto in un batti baleno.