Bonus auto elettriche, contributi fino al 50%: scattano le agevolazioni da non perdere
Tornano ecobonus per veicoli non inquinanti e infrastrutture a ricarica elettrica: ecco tutte le novità a riguardo per non farsi sorprendere e sfruttare a pieno gli aiuti statali in materia di rinnovamento e sguardo al futuro.
In arrivo nuovi incentivi per l’acquisto di auto di ultima generazione e anche interventi mirati alla riconversione e oltremodo allo sviluppo delle automotive. Una piega decisa voluta dal Governo in conseguenza a una risposta del ministro Giorgetti che ha fortemente voluto dir la sua a riguardo.
Punto numero uno riguarda l’acquisto di veicoli non inquinanti, in cui il bonus fino a dicembre è del 50% in più in caso di i reddito sotto i 30.000 euro dell’acquirente. Massimo 7.500 euro con rottamazione per macchine nuove categoria M1 ( oppure 6.000 senza rottamazione) omologate non meno di euro 6, emissioni max 20 g/km e costo max 35.000 euro.
Se invece l’emissione dei nuovi mezzi arriva a 60 g/km CO2 e il costo è pari o sotto i 45.000 euro, bonus che scende a 6.000 (4.500 in caso di mancata rottamazione). Potranno beneficiare dei suddetti bonus tutti coloro i quali non hanno altri familiari che ne hanno goduto già.
Secondo punto importante il fondo automotive che stanzia 8,7 miliardi di euro per favorire uno sviluppo capillare di una filiera di settore performante e cosciente. Ciò per spingere verso la riconversione e riqualificazione oltre alla spinta green eco friendly e a favore delle rinnovabili.
Bonus auto: aiuti per la transizione green
Anche il punto che riguarda gli aiuti per le postazioni di ricarica dei veicoli è apprezzato e particolarmente in linea con la politica di rivoluzione ecosostenibile. Il futuro passa anche e soprattutto per scelte concrete come quelle contenute nel Decreto in questione.
Il contributo ammonta all’80% del prezzo di acquisto per la colonnina di ricarica, comprensivo di posa in opera a patto che si stia nel limite per richiedente che è pari a 1.500 euro. In caso di ipotesi di posa in opera di tali strutture su suolo pubblico, bonus che coprirà il costo sino a 8.000 euro.
L’incentivo è riconosciuto nel limite di spesa monetaria fissata sulla cifra netta di euro 40 milioni, intesa a valere sulle risorse del Fondo automotive. Secondo Giorgetti, “Si tratta di un ottimo risultato che finalmente arriva perché va nella direzione di sviluppare strumenti per la riconversione del settore alla luce degli obiettivi previsti dalla transizione ecologica”. Restiamo dunque in attesa di ulteriori provvedimenti ministeriali che verranno in aiuto di misure per l’erogazione delle agevolazioni previste nei due Decreti del Consiglio dei Ministri.