Passo carrabile, quando è così puoi parcheggiare: non farti fregare
Il passo carrabile è uno sbocco di un’area privata in una zona di passaggio pubblico, che deve essere appositamente segnalato da una cartello, rilasciato dal Comune. Per fare ciò è necessario fare una specifica domanda. Chi sosta in tale area può essere multato.
In genere tutti sanno cosa significa passo carrabile, ma sono in pochi a sapere esattamente quando è possibile esporre il cartello per evitare che qualcuno parcheggi in tale area. Tutte le info!
In particolare quasi nessuno sa che anche il proprietario stesso potrebbe essere multato se lascia l’auto in tale area, dato che si tratta di una zona di passaggio. Ma partiamo con ordine, cercando di capire come ottenere l’autorizzazione dal Comune, per quanto tempo dura, quali sono i costi, e come deve essere esposto il cartello per rispettare le norme di riferimento.
Il passo carrabile- lo ribadiamo nuovamente- è lo sbocco di una zona privata in una pubblica, ad esempio di un garage su una strada. Tale passaggio viene segnalato da un apposito cartello, che è assai utile per consentire ai veicoli di entrare ed uscire liberamente senza alcuna forma di impedimento.
Per questo motivo nessuno può sostare in queste aree, nemmeno il proprietario!
E’ consentita soltanto una breve sosta per effettuare il carico e lo scarico delle merci. Il riferimento normativo è rappresentato dagli articoli 3 e 22 del Codice della Strada e da diverse discipline locali che regolano le condizioni e le modalità per il rilascio dell’autorizzazione.
In poche parole, i soggetti privati non possono affatto decidere in modo autonomo di mettere un cartello davanti al proprio portone, garage o sbocco sulla strada, ma devono- necessariamente- fare la richiesta al Comune di riferimento, pagando pure un costo annuale.
Il costo reale varia a seconda del Comune, essendo una materia di competenza locale. In genere, comunque viene considerata la profondità e non la larghezza, trattandosi di una tassa per l’occupazione di suolo pubblico. In alcuni casi particolari, la concessione viene rilasciata a titolo gratuito. Quali? Beh, per esempio quando riguarda gli accessi ai locali della Pubblica Amministrazione, agli uffici giudiziari, alle associazioni di volontariato e alle forze dell’ordine. Inoltre, anche i portatori di handicap non devono assolutamente mai e poi mai pagare la tassa in questione.
Quando è regolare e quando non lo è
La procedura necessaria da affrontare per ottenere il rilascio di un cartello di passo carrabile, viene disciplinata dagli enti locali, quindi per conoscere esattamente i vari passaggi da seguire è assolutamente indispensabile chiedere informazioni allo sportello competente o nel sito web dell’ente.
Generalmente si deve compilare una modulistica, inserendo i dati anagrafici, l’indicazione della residenza o domicilio, e le informazioni necessarie per individuare l’area in oggetto. Si deve pagare la marca di bollo e si deve provvedere a pagare il canone per la concessione, con scadenza annuale.
L’autorizzazione per un passo carrabile dura 29 anni, se- ovviamente- non ci sono revoche o modifiche. Se la proprietà viene venduta, scade anche – in men che non si dica- il diritto acquisito su di essa. Se c’è il subentro di un nuovo proprietario deve essere poi necessariamente effettuata la richiesta di trasferimento di proprietà entro e non oltre 60 giorni.
Parcheggiare in un passo carrabile è assolutamente vietato, ergo chi non rispetta tale regola rischia di dovere pagare una multa che può rivelarsi pure bella salata. Ad ogni modo se manca il cartello o se l’autorizzazione è falsa, la contravvenzione è da considerarsi praticamente nulla.
In alcuni casi- infatti- alcuni presunti “furbetti” potrebbero esporre un cartello senza effettuare alcuna richiesta. Perciò, prima di pagare una multa è consigliabile verificare che tutto sia a norma e non si tratti – invece- di uno stratagemma messo in atto dal proprietario per potere uscire comodamente con la propria auto. Inoltre deve essere ben visibile, non rovinato, staccato o nascosto.
Come abbiamo già ampiamente visto è obbligatorio chiedere l’autorizzazione al Comune, ma devono essere rispettate anche altre regole. Ad esempio il cartello deve essere collocato ad almeno 12 metri dall’incrocio più vicino. Solo in casi veramente eccezionali, la distanza può essere ridotta a 3 metri. In questo caso, il titolare dell’autorizzazione deve esibire l’idoneo avviso di pericolo.
Poi deve essere visibile ad una distanza equivalente allo spazio di frenata che risulta dalla velocità massima consentita sulla strada interessata e deve permettere ad un veicolo la rapida immissione nella proprietà senza ostacolare la fluidità della circolazione stradale.
Inoltre se l’accesso è destinato anche al traffico pedonale, deve essere prevista una separazione tra l’entrata carrabile e quella pedonale, mentre se l’accesso avviene direttamente dalla strada, il portone o la stanga di ingresso devono essere arretrati in modo da permettere l’attesa di un veicolo fuori dalla carreggiata.
Si deve evitare- pertanto- che un mezzo debba attendere in mezzo ala strada l’apertura del portone, ostacolando in tale maniera il traffico.
Vi comunichiamo anche che il cartello del passo carrabile non può essere collocato ad un’altezza da terra inferiore a 60 centimetri né superiore a 2,20 metri e che non deve essere posto su elementi mobili come cancelli, porte o catene dal momento che nel caso fossero aperti, non sarebbe visibile! Infine, deve riportare il numero di autorizzazione e l’indicazione dell’anno del rilascio.
E’ opportuno sottolineare che nemmeno il titolare di un passo carrabile può sostare nell’area antistante l’ingresso all’edificio, dato che quell’area tra la strada e il portone è e deve restare un’area di passaggio e- per l’appunto- non di sosta. Nel caso di apertura di cantieri o altre esigenze simili è possibile aprire dei passi carrabili provvisori.
Anche in tali casi devono essere necessariamente rispettate le prescrizioni appena viste, ma, se le distanze dall’intersezione non possono essere rispettate, deve essere disposta un’idonea segnalazione di pericolo.