Al volante lo fanno in tanti, ma la regola parla chiaro: se ti fai beccare ti prendi una legnata | Multa clamorosa
Esiste un comportamento che tendiamo ad assumere spesso alla guida della nostra auto che potrebbe costarci molto caro: ecco cosa non fare assolutamente se non si vuole incorrere in sanzioni pesantissime.
La pazienza, si sa, non appartiene proprio a tutti, specialmente quando si tratta di guidare in strada in mezzo al traffico. Molti infatti sono gli atteggiamenti comuni che molti assumono in preda al nervosismo e all’impazienza: veri e propri gesti automatici che però potrebbero costare carissimo, almeno stando alle ultime disposizioni del Codice della Strada.
Ci sono particolari città del Paese che sono avvezze da sempre a un particolare atteggiamento durante la marcia che oltre ad essere particolarmente fastidioso rende pericolosa e difficile anche la circolazione stessa della auto. Una stretta è però in arrivo, per arginare un fenomeno sempre più diffuso.
Suonare il clacson di per sé rappresenta un’azione anche utile se svolta in un momento preciso di urgenza e necessità: può avvisare qualcuno di un pericolo e salvargli anche la vita, in casi estremi. Ma se utilizzato fuori luogo e gratuitamente solo per manifestare impazienza e nervosismo, allora iniziano i guai.
Oltre a causare inquinamento acustico, suonare il clacson ripetutamente o troppo spesso può coprire i suoni delle sirene dei mezzi di Polizia e di soccorso. Non tutti lo sanno, ma ciò è reato e come tale viene punito dalla legge: stangate in arrivo per chi ha il palmo fisso sul clacson.
Abusare del clacson: cosa si rischia
Secondo l’articolo 156 del nuovo Codice della Strada i segnali acustici (clacson) devono essere usati solo ed esclusivamente per segnalare pericoli o emergenze in nome della sicurezza del traffico. Fuori dai centri urbani è consentito tale gesto in caso di sorpassi o se sussiste il rischio di sinistri.
Nei centri abitati occorre dunque evitare di suonare il clacson al rosso di un semaforo o per salutare la nonna a uno stop: sono strumenti da utilizzare solo se necessari. Presto per arginare il fenomeno arriverà un autovelox del suono in grado di rilevare il livello di inquinamento acustico prodotto dal suono del clacson della vettura pizzicata in fallo.
L’autorumox, così battezzato, grazie a un radar rileverà la soglia massima di decibel consentita e al superamento di essa scatteranno foto e conseguente sanzione, che sarà salata e certa. 135 euro dovranno essere sborsati dagli automobilisti che abuseranno del clacson inquinando a livello acustico. Dal 2023 dunque nei grandi centri storici e nelle metropoli italiane arriverà l’ennesima stretta.