Neopatentati, quando l’inesperienza si paga a caro prezzo: se provi a farlo dai l’addio alla patente
I neopatentati devono fare parecchia attenzione a che automobili guidano per non rischiare una multa da paura: ecco quali non guidare se si vogliono evitare contravvenzioni da capogiro e conseguenze impattanti sulle finanze personali.
Il Codice della Strada parla chiaro: i neopatentati son soggetti a limitazioni circa la velocità e la guida stessa dopo aver preso la patente, pena sanzioni salatissime. Questo per arginare un fenomeno di sempre maggior imprudenza e disattenzione che porta spesso a incidenti anche fatali.
Le normative vigenti in materia di circolazione definiscono neo patentato colui il quale ha conseguito la patente di guida da meno di 3 anni: questo vale per le categorie A, A2, B1 e B. Uno dei limiti più vincolanti in tal senso è quello legato alla velocità.
In Autostrada per esempio i nuovi patentati possono raggiungere al massimo i 100 Km/h, a dispetto dei 130 consentiti agli altri guidatori. Sulle strade extraurbane, anziché i 110 Km/h, i giovani automobilisti dovranno stare entro i 90 Km/h. Ma queste sono solo alcune delle limitazioni cui devono sottostare, perché il vero pericolo è commettere delle infrazioni.
Se si viene pizzicati a infrangere il Codice della Strada nei primi 3 anni di patente, infatti, la decurtazione dei punti è doppia rispetto a chi guida da oltre 3 anni. Questo dice l’articolo 126 bis che punta a sensibilizzare sul tema della sicurezza e dell’attenzione stradale. Ma c’è dell’altro, a riguardo.
Limite di potenza: cosa non può guidare un neopatentato
Elevatissime le sanzioni per i neopatentati che vengono sopresi alla guida di mezzi con una determinata potenza di cavalli. Questo quanto espresso in modo chiaro ed intransigente dal Codice della Strada in riferimento al primo anno dal conseguimento della patente di guida.
La potenza che i novelli guidatori non devono superare è quella di 55 kw/t: occhi dunque alle vetture che diamo a nipoti e figli alle prime guide, perché potrebbero davvero costare carissimo a lui e, di rimando, a noi che poi dovremo aiutarlo a pagare la somma.
Il suggerimento è quello dunque di consultare sempre e comunque il libretto di circolazione così da evitare brutte sorprese in tal senso: questo dato è riportato nero su bianco per tutte le immatricolazioni avvenute dopo il 2007, per cui abbiate cura di verificare l’anno della vettura in questione. In alternativa potete sul sito ufficiale del Ministero dei Trasporti dove potrete digitare negli appositi spazi la targa della macchina da analizzare: una certezza prima di mettersi alla guida e rischiare grossissimo.