Assicurazione scaduta, se fai così ti risparmi la multa: il metodo è infallibile
Non fate l’errore, davvero grave e pure assai sciocco per la verità, di circolare con l’assicurazione auto scaduta. Ecco cosa bisogna fare per evitare le sanzioni e non solo. Basta fare i furbi!
Circolare con l’assicurazione auto scaduta non è mai una buona idea, anzi semmai è davvero pessima. In primis lo è perché è vietato dalla legge e in secundis perché l’infrazione comporta il sequestro del veicolo oltre a una pesante sanzione pecuniaria che sarebbe assolutamente da evitare.
Guidare con la polizza RCA scaduta, anche se da un solo giorno , ovviamente dopo il periodo di comporto, equivale a non averla affatto. In poche parole ciò implica le stesse conseguenze di chi viaggia senza assicurazione. Vediamo -perciò- che cosa bisogna fare per non farsi trovare impreparati ed evitare la fastidiosissima multa, autentico incubo di chi guida.
Procediamo ora a mostravi l’ aggiornamento dell’8 settembre 2022 con gli importi precisi delle sanzioni pecuniarie per chi circola senza assicurazione obbligatoria. Secondo l’art. 193 del Codice della Strada “i veicoli a motore non possono essere posti in circolazione sulla strada senza la copertura assicurativa sulla responsabilità civile verso terzi”. Di solito la copertura è valida un anno , tuttavia c’è anche da dire che esistono polizze di diversa durata. Inoltre va sempre e comunque rinnovata alla scadenza. Fino al 2012 il rinnovo della RC auto era automatico, salvo disdetta.
Ma- e qui rizzate bene le antenne- con l’abolizione del tacito rinnovo l’automobilista deve provvedere in autonomia a sottoscrivere una nuova polizza, scegliendo se continuare con la stessa compagnia assicurativa o prediligerne un’altra che -magari- propone condizioni più vantaggiose.
Occhio alla data di scadenza
La data della scadenza di un’assicurazione RC auto è riportata sul contratto. Dopodiché la vettura può circolare ancora per 15 giorni anche se la polizza non è stata rinnovata. La legge prevede -infatti un- ‘periodo di tolleranza’ quindicinale, , durante il quale la compagnia assicurativa garantisce copertura aggiuntiva in attesa della stipula di un nuovo contratto che deve arrivare.
Pensato per ovviare a possibili ritardi burocratici o ad eventuali dimenticanze, che ci possono anche stare una volta ogni tanto ma non di più, il periodo di tolleranza si applica soltanto alle polizze annuali. La scadenza di altre tipologie di assicurazioni RCA è- invece. tassativamente quella indicata sulla documentazione.
Una volta terminato il periodo di tolleranza, se non si è ancora provveduto al rinnovo, il veicolo è da ritenersi fuori legge a tutti gli effetti e quindi si è nei seri guai!
Ci sono poi vari modi per verificare la scadenza di una polizza RC auto. Innanzitutto, come già detto, la data è riportata sulla documentazione rilasciata dalla compagnia assicurativa. Quest’ultima ha -inoltre- l’obbligo di inviare un promemoria ai propri clienti almeno 30 giorni prima del termine del contratto, allegando un’eventuale proposta di rinnovo e l’attestato di rischio. E per i più moderni, la data di scadenza dell’assicurazione auto è disponibile anche online, in particolare nella sezione Verifica Copertura RCA del Portale dell’Automobilista.
Il comma 2 dell’art. 193 del Codice della Strada parla molto chiaro in tal proposito. “Chiunque circola senza la copertura dell’assicurazione è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 866 ad euro 3.464″. A cui va aggiunto il sequestro del veicolo, con le relative spese di prelievo, trasporto e deposito a carico del proprietario.
L’importo della multa può essere ridotto del 25% se- e solo se- si procede al rinnovo della polizza entro- e non oltre- 30 giorni dalla scadenza del contratto, o se si provvede alla demolizione del veicolo entro 30 giorni dalla contestazione dell’infrazione.
Ricordiamo – per dovere assoluto di cronaca- che dal 2015 gli automobilisti non sono più obbligati a esporre il tagliando dell’assicurazione RCA sul parabrezza, anche se farlo potrebbe essere un gesto assai intelligente e utile a farci ricordare di non farla mai e poi mai scadere.
Tuttavia sono tenuti a tenere sempre a bordo il certificato di assicurazione, che serve per attestare l’esistenza di una regolare copertura assicurativa.
Inoltre nella malaugurata ipotesi di incappare in un sinistro stradale circolando con la polizza RC auto scaduta, dopo che son trascorsi pure i 15 giorni del periodo di comporto, bisogna distinguere due possibilità. Se si viene riconosciuti responsabili dell’incidente, l’altro conducente è risarcito dal Fondo di Garanzia Vittime della Strada, che poi se la vede con il trasgressore.
Se- invece- chi guida con l’assicurazione scaduta è il danneggiato, ha comunque diritto al risarcimento dalla compagnia della controparte.