Maxi incentivi, da Novembre scatta la corsa in concessionaria: un’occasione più unica che rara
Tutti, ma proprio tutti, i dettagli sugli incentivi auto 2022 con l’elenco ufficiale dei contributi per l’acquisto di automobili, moto e veicoli trasporto merci e la info, davvero gustosa, dei nuovi bonus che partono il 2 novembre 2022. .
E arriva ora la soluzione pensata dal Ministero dello Sviluppo Economico che consiste in un aumento del 50% del contributo per l’acquisto di veicoli non inquinanti a favore dei soggetti con redditi bassi. In questo modo per un’auto elettrica si potrà ricevere fino a 7.500 euro. È stato poi deciso di estendere la platea dei beneficiari alle società di noleggio, inizialmente escluse dagli incentivi, ma con bonus dimezzato.
Aggiornamento del 21 ottobre 2022, dopo la pubblicazione della circolare del mese che contiene la procedura operativa per richiedere i nuovi bonus a partire da mercoledì 2 novembre 2022. Nei mesi scorsi, tramite il decreto legge n. 17/2022, il Governo ha messo a disposizione 700 milioni di euro per il 2022 e 1 miliardo di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2030 a supporto della riconversione ecologica dell’industria automobilistica in vista dello stop alla vendita delle auto termiche previsto, salvo rinvii, nel 2035.
Gran parte dello stanziamento serve per finanziare gli incentivi auto. Più precisamente a livello monetario: 650 milioni di euro per ognuno degli anni dal 2022 al 2024, mentre per gli anni successivi la cifra sarà decisa al momento.
Ma qual’è esatta ripartizione dei fondi, come prevista dal DPCM 6 aprile 2022 e dalla successiva rimodulazione del DMPC 4 agosto 2022? Per l’acquisto di auto elettriche (fascia 0-20 g/km di CO2) sono riservati 220 milioni di euro nel 2022, 230 milioni nel 2023 e 245 milioni nel 2024; per l’acquisto di auto ibride plug-in (fascia 21-60 g/km di CO2) sono riservati 225 milioni di euro nel 2022, 235 milioni nel 2023 e 245 milioni nel 2024 mentre per l’ acquisto di auto termiche (fascia 61-135 g/km di CO2) sono riservati 170 milioni di euro nel 2022, 150 milioni nel 2023 e 120 milioni nel 2024.
Ma occhio perché per il 2022 i fondi sono esauriti per l’acquisto di veicoli commerciali N1 e N2 elettrici ai quali sono riservati 10 milioni di euro nel 2022, 15 milioni nel 2023 e 20 milioni nel 2024, sia per l’acquisto di motocicli e ciclomotori elettrici sono riservati 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024.
Nel 2022 il fondo è stato poi rifinanziato con ulteriori 20 milioni di eur per l’ acquisto di motocicli e ciclomotori termici: sono riservati 10 milioni di euro nel 2022, 5 milioni nel 2023 e 5 milioni nel 2024.
Nel corso degli anni sarà possibile comunque rimodulare la ripartizione dei fondi a seconda del numero di richieste.
Ma ora la domanda da milioni di dollari è la seguente: come e dove possiamo usare gli sconti?
Diciamo subito che sono ammessi soltanto gli acquisti di autovetture nuove di fabbrica, anche in leasing. Lo schema dei contributi previsti dal 2022 al 2024 è il seguente: 5.000 euro con rottamazione e 3.000 euro senza rottamazione per autoveicoli M1 almeno Euro 6 nella fascia di emissioni 0-20 g/km (auto elettriche).
Dal 2 novembre 2022 al 31 dicembre 2022 tali contributi salgono poi rispettivamente a 7.5oo e 4.500 euro per i richiedenti con reddito ISEE inferiore a 30.000 euro; 4.000 euro con rottamazione e 2.000 euro senza rottamazione per autoveicoli M1 almeno Euro 6 nella fascia di emissioni 21-60 g/km (auto ibride plug-in).
Inoltre, nello stesso e identico lasso di tempo, tali contributi salgono rispettivamente a 6.0oo e 3.000 euro per i richiedenti con reddito ISEE inferiore a 30.000 euro; 2.000 euro solo con rottamazione per autoveicoli M1 almeno Euro 6 nella fascia di emissioni 61-135 g/km (auto full/mild hybrid, benzina, diesel, metano, gpl).
Come usare gli sconti
I concessionari o le stesse case automobilistiche hanno facoltà di aggiungere un ulteriore sconto. Per farsi un’idea completa delle diverse proposte dei produttori, ricordiamo che l’acquisto di un’auto oggigiorno passa con sempre maggiore frequenza per canali digitali. In fase decisionale bisogna però fare attenzione.
Non tutte le auto che rientrano nelle fasce previste sono acquistabili con i contributi perché, come negli anni passati, è stato stabilito un tetto massimo di spesa: il prezzo delle auto nella fascia 0-20 g/km e 61-135 g/km, risultante dal listino prezzi ufficiale della casa automobilistica produttrice, dev’essere pari o inferiore a 35.000 euro; il prezzo delle auto nella fascia 21-60 g/km, risultante dal listino prezzi ufficiale della casa automobilistica produttrice, dev’essere pari o inferiore a 45.000 euro. Per quanto riguarda invece i veicoli rottamabili, sono incluse tutte le autovetture con classe di emissione inferiore a Euro 5.
A prescindere dalla data di immatricolazione. L’auto da avviare alla demolizione dev’essere intestata all’acquirente della nuova o a un suo familiare convivente da almeno 12 mesi. Invece, dal 2 novembre al 31 dicembre 2022, chi richiede gli incentivi auto 2022 con bonus maggiorato (redditi ISEE sotto 30.000 euro) deve allegare in fase di acquisto un modulo attestante la dichiarazione ISEE del nucleo familiare.
Ricordiamo poi- per dovere assoluto di cronaca- che il bonus maggiorato è riconosciuto a un solo soggetto per nucleo familiare. Inizialmente per non perdere l’incentivo prenotato l’immatricolazione della vettura doveva avvenire entro 180 giorni dalla prenotazione. Un termine – certamente- ridottissimo e probabilmente non del tutto sufficiente tenendo conto che tra pandemia, crisi dei semiconduttori e adesso pure la guerra in Ucraina i tempi di consegna delle vetture si sono notevolmente allungati.
Per fortuna il Governo ha risolto il problema che si era creato da solo grazie a una norma del decreto sulle semplificazioni fiscali, approvata dal Consiglio dei Ministri il 15 giugno 2022 su proposta del ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti, che prevede tempi più lunghi per le immatricolazioni di mezzi acquistati con gli incentivi statali.
In sostanza, i termini per la conferma dell’operazione e per la comunicazione degli estremi dell’acquisto sono stati estesi da 180 a 270 giorni .
Per agevolare un maggiore e accattivante ricambio del parco circolante e limitare- almeno in parte- l’accaparramento dei fondi da parte di società e concessionarie, favorendo- invece- gli utenti privati, dagli incentivi auto 2022 sono del tutto escluse le persone giuridiche, ossia le aziende, con la sola eccezione delle società di car sharing e -successivamente -anche delle società di autonoleggio.
Tra l’altro le società di car sharing possono acquistare solamente veicoli fino a 60 g/km di CO2 e devono utilizzarli nelle flotte condivise per almeno 24 mesi. Inoltre viene loro destinata una percentuale esigua dei fondi, precisamente il 5% della fascia 0-20 e il 5% della fascia 21-60.
A partire dal 2 novembre 2022 anche le società di noleggio usufruiscono degli incentivi auto, come già fanno quelle del car sharing. Più precisamente è prevista l’inclusione tra i beneficiari, per acquisti di vetture elettriche o ibride plug-in (emissioni di CO2 tra 0 e 60 g/km) effettuati entro il 31 dicembre 2022, delle persone giuridiche che impiegano i veicoli acquistati in attività di autonoleggio con finalità commerciali, purché- ed è ben dirlo chiaramente- tale impiego, nonché la proprietà siano mantenuti per almeno 12 mesi.
Tuttavia per le aziende di noleggio auto gli sconti sono ‘ praticamente dimezzati. Non ci credete? Beh, leggete le cifre! 2.500 euro con rottamazione e 1.500 euro senza rottamazione per autoveicoli M1 almeno Euro 6 nella fascia di emissioni 0-20 g/km (auto elettriche), 2.000 euro con rottamazione e 1.000 euro senza rottamazione per autoveicoli M1 almeno Euro 6 nella fascia di emissioni 21-60 g/km (auto ibride plug-in).
Anche le società di autonoleggio possono- tuttavia- attingere da una quota minima dei fondi disponibili, esattamente lo stesso 5% della fascia 0-20 e il 5% della fascia 21-60 riservato agli operatori del car sharing.
Attenzione però dal momento che al momento dell’acquisto, allo scopo di accertare la sussistenza dei requisiti previsti per la concessione dei contributi, le società di noleggio devono compilare e consegnare un modulo con la dichiarazione dell’attività di autonoleggio e di mantenimento della proprietà.
L’esclusione delle persone giuridiche dagli incentivi riguarda solo ed esclusivamente le categorie autovetture e motoveicoli. Infatti, le piccole e medie imprese, comprese – pertanto- le persone giuridiche, che esercitano l’attività di trasporto di merci in conto proprio o in conto terzi, possono beneficiare di incentivi per l’acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 e N2, nuovi di fabbrica, e ad alimentazione esclusivamente elettrica.
Il contributo viene concesso con la contestuale rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore a Euro 4. Ricordiamo che i veicoli N1 sono quelli esclusivamente e prettamente destinati al trasporto di merci, aventi massa massima non superiore a 3,5 t, mentre i veicoli N2 hanno massa massima superiore a 3,5 t ma non superiore a 12 t. Ma parliamo ora di incentivi con tanto di cifre che sono per il 2023 e 2024: 4.000 euro per l’acquisto di veicoli N1 fino a 1,5 tonnellate, 6.000 euro per i veicoli N1 superiori a 1,5 tonnellate e fino a 3,5 tonnellate, 12.000 euro per i veicoli N2 da 3,5 tonnellate fino a 7 tonnellate e 14.000 euro per i veicoli N2 superiori a 7 tonnellate e fino a 12 tonnellate.