Benzina, ecco il trucco infallibile per risparmiare: lo stanno facendo tutti | È illegalissimo
Pur di risparmiare sulla benzina gli automobilisti se le inventano tutte, come questo metodo assai rischioso: se vi beccano la multa è certa e nessuno potrà aiutarvi. Scopriamo di più sul trucco del momento.
Nel periodo di crisi profonda all’interno della quale le famiglie si trovano, anche un risparmio singolo a fine mese può davvero fare la differenza. Se poi si tratta della benzina, ecco che si andrebbe a levare dalle spalle degli automobilisti un bel salasso.
A tal proposito i guidatori hanno messo in atto un trucco infallibile per risparmiare sul pieno di carburante, un metodo efficace ma oltremodo pericoloso. Se vi beccano, le multe saranno salatissime e le vostre finanze verranno seriamente messe a dura prova.
Molti sono i modi per risparmiare sulle spese auto, non sempre consentiti o legali: dall’evitare di pagare il bollo a omettere la revisione del veicolo, sino ai casi più gravi di girare senza assicurazione rinnovata. Ma negli ultimi tempi un altro stratagemma illegale sta spopolando tra i guidatori.
Molti infatti hanno deciso di togliere dalla propria vettura il FAP, ossia il filtro anti particolato che nei casi vi sia il diesel si chiama GPF. Una manomissione illegalissima e rischiosa che consente di tenere in tasca parecchi soldi, ma le sanzioni in caso di controlli sono da capogiro.
Rimozione FAP e GPF: le sanzioni fanno paura
Il FAP o GPF sono dotazioni essenziali e obbligatorie in tema di sicurezza del veicolo e di inquinamento ambientale: esse impediscono alla gran parte delle particelle inquinanti di disperdersi nell’aria, preservando la salute nostra e degli altri. Un pezzo unico e fondamentale montato su auto a benzina e diesel che se rimosso rappresenta un vero e proprio reato.
Perché alcuni lo tolgono dalle proprie automobili? Perché il FAP (o GPF) aumenterebbe di gran lunga i consumi del veicolo, oltre a ridurre sensibilmente le prestazioni dello stesso. Per renderlo inefficace è sufficiente bucarlo o, alla peggio, toglierlo del tutto.
La rimozione di questo pezzo essenziale è passibile di multa dunque, poiché favorirebbe inquinamento e ridurrebbe la sicurezza stessa del veicolo. Le sanzioni vanno da 422 a 1.697 euro, e non è certo finita qui: infatti vi potrebbe anche essere levata la carta di circolazione. Un reato bello e buono anche perché il filtro anti particolato, lo ricordiamo, evita che ben il 70% delle particelle inquinanti vadano nell’aria. Un trucco dunque illegale e oltremodo rischioso, nei confronti del quale occorre prestare davvero parecchia attenzione.