Auto, ieri era legale ma oggi non più: non lo sa nessuno | La multa è pesante
Oggi vi parliamo nuove e importanti modifiche al Codice della Strada, che sono entrate in vigore da qualche settimana. E tra di esse ve ne è una che riguarda pure qualcosa che fino a poco, pochissimo tempo fa era legale e ora non lo è più!
Per gli automobilisti è sempre fondamentale rimanere costantemente aggiornati. E lo è sia per evitare di incorrere in multe sia per sapere come muoversi nel mare magnum della burocrazia italiana. E, magari, anche risparmiare qualche soldino, il che non è mai un male, anzi!
Vi parliamo ora di nuove e decisamente importanti modifiche al Codice della Strada, che sono entrate in vigore da qualche settimana a questa parte.
Andiamo per gradi: in virtù della Legge 238 autoveicoli, motoveicoli e rimorchi immatricolati all’estero che circolano in Italia dovranno essere iscritti al REVE, ovvero il Pubblico Registro dei veicoli esteri. Una legge che riguarda strettamente i cittadini stranieri che ottengono la residenza italiana. Essi – in pratica- dovranno ora immatricolare in Italia i veicoli di loro proprietà già immatricolati all’estero. Dovranno poi mettersi in regola entro i tre mesi successivi alla data in cui hanno ottenuto la residenza. Inoltre i cittadini stranieri residenti all’estero potranno circolare in Italia con veicoli con targa estera per la durata massima di un anno.
Come iscriversi al REVE
Sono obbligati a iscrivere il veicolo estero al REVE i cittadini (italiani o stranieri) residenti in Italia, che, a vario titolo, dispongono di veicoli intestati a persone fisiche o giuridiche con residenza/sede in uno Stato estero per un periodo superiore a 30 giorni, anche non continuativi, all’interno dell’anno solare. L’obbligo- lo diciamo chiaramente al fine di non far nascere fraintendimenti- è a carico di chi utilizza il mezzo.
Ma attenzione dal momento che la legge riguarda anche i cosiddetti “frontalieri”, che altro non sono che i lavoratori subordinati che svolgono la loro attività lavorativa presso un’azienda con sede in uno che confina o che comunque è limitrofo con l’Italia e che si muovono su veicoli immatricolati all’estero. La registrazione dovrà essere effettuata entro 60 giorni dalla data di acquisto della proprietà del veicolo. L’obbligo è a carico dell’intestatario del mezzo.
Tale legge- inoltre- riguarda pure chi si muove su un mezzo in leasing o noleggio. Per costoro, il REVE prevede che a bordo del veicolo si debba avere, oltre al documento di circolazione estero, un documento di data certa – sottoscritto dall’intestatario del veicolo – dal quale risulti a che titolo e per quanto tempo utilizzeranno il veicolo che guidano e che non è di loro proprietà.
Esclusi del tutto dall’obbligo di iscrivere il veicolo estero al REVE alcune categorie, tra cui il personale civile e militare dipendente da pubbliche amministrazioni in servizio all’estero. Più in generale, le forze armate e i familiari delle stesse. Ma ora la domanda da un milione di dollari: dove si potranno effettuare le registrazioni?
Presso lo Sportello Uffici PRA (previa prenotazione) e Sportello Telematico dell’Automobilista (STA). A seguito della registrazione dell’istanza presentata, verrà rilasciata poi un’attestazione che dovrà essere esibita, come impone il Codice della Strada, definibile come la bibbia di chi è al volante. Tale attestazione conterrà la targa estera, un codice identificativo e un QR Code.