Ti hanno multato e non hai soldi: ecco come fare | Enorme regalo del governo
Ci sono alcuni casi in cui le multe si possono non pagare. Non è uno scherzo, ma ciò che è realmente consentito dalle legge. In un periodo in cui la crisi avanza e i soldi scarseggiano, esiste un modo per evadere le sanzioni senza sborsare nemmeno un centesimo.
Che le multe siano un tasto dolente per ogni automobilista, questo è chiaro a tutti. Ma che ci siano sanzioni che possono essere non pagate, lo è meno. In effetti, alcune contravvenzioni possono essere evase senza alcun esborso. Per il bene non solo del nostro portafoglio, ma anche e soprattutto della serenità familiare e personale.
Quante volte ci è capitato di incappare in una sanzione: dalla sosta vietata all’eccesso di velocità, per non parlare di altre infrazioni. Un incubo quotidiano che rischia di minare finanze e certezze di un’intera famiglia. E attenzione, poi, alle ZTL delle città, i veri killer del vostro portafoglio.
Le attuali modalità di notifica delle infrazioni prevedono la consegna del verbale nelle mani del destinatario, o a mezzo raccomandata, accompagnato anche dalla compiuta giacenza dell’atto presso le poste o presso un ente preposto. Un vero iter burocratico e giudiziario sempre in agguato per chi guida, palesandosi ad ogni curva come un vero e proprio incubo.
La legge in vigore prevede che la sanzione venga inviata al trasgressore entro 90 giorni dall’infrazione commessa, per ritenersi valida. Eppure, in pochi sono a conoscenza del fatto che in alcuni casi è possibile non pagare la multa. Sta tutto scritto nell’articolo 190 del Codice dei contratti pubblici. Scopriamone di più.
Ecco come “non pagare” le multe
Ormai ogni automobilista sa bene che le multe, se saldate entro 5 giorni, prevedono una decurtazione del 30% rispetto alla cifra prestabilita dal verbale. La vera svolta, però, è che alcune multe possono essere non pagate affatto: una novità che in pochi ancora conoscono, destinata a rivoluzionare la vita stessa delle famiglie italiane, già oberate di costi e spese.
Esiste la possibilità, infatti, di convertire il pagamento fisico e pecuniario in lavori socialmente utili presso tutte le strutture e associazioni pubbliche dislocate sul territorio comunale. Associazioni di volontariato e cooperative sono quindi pronte ad accogliere il trasgressore, che presterà i propri servizi gratis per pareggiare il conto con lo stato: un vero e proprio “baratto amministrativo” che da un lato evita esborsi alle famiglie già oberate dalla crisi, dall’altro fornisce al territorio manforte nel settore sociale.
Attenzione, però, perché non tutte le multe possono essere convertite in lavori socialmente utili: deve infatti essere il comune a deliberare in tal senso, valutando di volta in volta i differenti casi di infrazione. Le uniche multe commutabili sono quelle firmate dai vigili urbani: non rientrano nel baratto dunque quelle ad opera di polizia e carabinieri. Per ottenere la conversione, ad ogni modo, l’automobilista deve richiedere la conversione entro 60 gg dalla notifica del verbale, comunicando al comune e agli organi preposti la messa a disposizione per i lavori socialmente utili.